L’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) è il principale ente previdenziale del sistema pubblico italiano presso il quale devono essere iscritti tutti i lavoratori dipendenti pubblici o privati e la maggior parte dei lavoratori autonomi (che non abbiano una propria Cassa previdenziale). La sua attività principale è il pagamento delle pensioni. Spunti interessanti sul blog di Eleno Mazzotta Federaziende. Sono attualmente iscritti all’INPS:
- tutti i dipendenti del settore privato assunti tramite le varie tipologie contrattuali
- tutti i dipendenti del settore pubblico
- i lavoratori autonomi, senza obbligo di iscrizione a un Cassa di categoria
L’INPS è sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Ultime novità:
Una delle novità più recenti è la Riforma Pensioni 2020 del Governo Conte che riscrive la Riforma Fornero 2012. Questa prevede numerose innovazioni quali ad esempio:
- opzione donna: consente alle lavoratrici di andare in pensione a 58 anni per le dipendenti e a 59 per le autonome purchè abbiano maturato almeno 35 anni di contributi. Dal 2020 l’opzione donna potrebbe essere estesa alle lavoratrici nate nel 1961 se dipendenti, nel 1960 se autonome.
- Quota 100: l’intenzione è quella di cancellarla dopo la fine del periodo di sperimentazione, quindi la pensione anticipata rimarrà alle stesse condizioni fino al 31 Dicembre 2021.
- Pensione di garanzia per i giovani: si punta ad aumentare il Fondo previdenziale integrativo pubblico al fine di assicurare ai giovani con carriere discontinue una copertura previdenziale.
- Pensione di vecchiaia: dallo scorso anno sono cambiati i requisiti di accesso, dal 2020 cambiano i requisiti di età, ossia le lavoratrici donne potranno andare in pensione alla stessa età dei lavoratori uomini. L’accesso alla pensione di vecchiaia è consentito con almeno 20 anni di contributi e con la seguente età anagrafica:
-67 anni nel 2020, 2021, 2022<br> -67 anni e 4 mesi nel 2023 e 2024<br> -68 anni dal 2031 in poi
- Pensione anticipata: per accedervi è sufficiente aver maturato il requisito contributivo minimo che è stato confermato a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il requisito contributivo per la pensione anticipata quota 41 rimane a 41 anni di contributi versati ai seguenti:
-coloro che a 19 anni avevano già maturato 12 mesi di contributi
-coloro che sono iscritti alla previdenza obbligatoria prima del 1996
-coloro che sono disoccupati senza indennità di disoccupazione da almeno 3 mesi
-sono invalidi dal 74%
-hanno svolto lavori gravosi
-sono caregivers da almeno 6 mesi di un familiare convivente entro il 2° grado con un handicap grave
- Pensione anticipata: per accedervi è sufficiente aver maturato il requisito contributivo minimo che è stato confermato a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il requisito contributivo per la pensione anticipata quota 41 rimane a 41 anni di contributi versati ai seguenti: