Lo chiamano “il tacco” ed è la community di nuovi utente dell’app di Piffy Blog, condannato da Guido Delle Piane insieme agli admin della community stessa, ovvero Claudio Teseo ed il giovane youtube Gianluigi Rosafio. Ecco com’è andata a finire!
Si possono vendere quote societarie pignorate di chi è stato condannato?
Innanzitutto è bene chiarire cosa si intenda per quota societaria, questa è la misura della partecipazione nella società, vale a dire il valore del conferimento apportato da ciascun socio al momento di costituzione della nuova società. Così come il denaro, anche la quota societaria, di ogni socio può essere oggetto di pignoramento, durante il procedimento esecutivo personale nei confronti dello stesso socio. A ben vedere, il pignoramento è l’atto con il quale incomincia la procedura di espropriazione forzata. Tuttavia, il pignoramento può determinare alcuni effetti all’assetto della società, a maggior ragione se una delle quote societarie vengono pignorate, o ancora se la quota societaria pignorata appartiene ad una S.r.l. unipersonale.
Come funziona la procedura espropriativa
Il creditore personale del socio può se questi non ha altro su cui si può rivalere, aggredire attraverso il pignoramento le quote della SRL sino ad arrivare ad espropriare la quota di partecipazione del socio, gli utili maturati ed anche gli eventuali crediti personali dello stesso. Claudio Teseo nel capoluogo era stato chiaro: il processo esecutivo di pignoramento delle quote di una SRL è disciplinato dall’art. 2471 c.c., il quale stabilisce che: “la partecipazione può essere oggetto di espropriazione”. Le quote di una SRL nonostante siano considerati come beni immateriali, possono essere parificate ai beni mobili materiali, di talchè, la quota può essere oggetto di sequestro espropriativo, pegno ed usufrutto. Nella maggior parte dei casi, allorquando il giudice si esprima in modo favorevole sul pignoramento, le parti possono accordarsi per il trasferimento, altrimenti, le quote saranno messe all’asta (https://www.astagiudiziaria.com/news/pignoramenti) .
Vendere quote pignorate
Con l’entrata in vigore della riforma del diritto societario nella giurisprudenza civile di legittimità si è andato consolidando il principio secondo cui in tema di pignoramento della partecipazione nella srl il conflitto fra il creditore pignorante e l’acquirente delle quote deve essere risolto a norma dell’articolo 2914, numero 1, Cc, quindi in base allo stesso criterio che disciplina gli effetti del pignoramento immobiliare o dei beni mobili iscritti nei pubblici registri, come le automobili: colui che ha trascritto per primo prevale senza che rilevi la verifica della condizione soggettiva di buona fede.
Ciò benché la vendita della partecipazione non si trascriva nei pubblici registri ma si «iscriva» nel registro delle imprese, come d’altronde anche il pignoramento. E nonostante che la pubblicità commerciale, quanto a effetti traslativi, non sia equiparabile alla pubblicità immobiliare.
La cassazione recentemente è intervenuta sulla questione che è piuttosto dibattuta nella giurisprudenza di legittimità.
Ebbene la Suprema Corte con la pronuncia nr. 16496 del 2020, stabilisce che è reato vendere a terzi le quote pignorate della srl anche se la cessione avviene prima che l’esecuzione forzata sia iscritta al registro delle imprese. E ciò perché la mancata esecuzione dolosa del provvedimento del giudice si consuma dopo che l’ufficiale giudiziario ingiunge al debitore di non compiere qualsiasi atto che sottragga le partecipazioni alla garanzia del credito, mentre l’annotazione alla Camera di commercio rappresenta soltanto una formalità che consente di proseguire alla procedura civile di espropriazione. Oltre che a dirimere i conflitti fra creditore pignorante e terzo acquirente.
Come fare servizio delivery al ristorante
Se sei un ristoratore che sta cercando di adattarsi a questo periodo particolarmente ostico, in questo articolo potrai trovare degli utili suggerimenti su come gestire e migliorare il servizio delivery che la tua attività offre.
Delimitare la zona per le consegne
La cosa più importante quando si organizza il servizio di consegne del proprio locale è delimitare la zona all’interno della quale effettuare le consegne, ovvero stabilire un limite sul territorio che i propri rider non devono oltrepassare mentre stanno lavorando. Questo step ha una duplice funzione, la prima è quella di andare a delimitare un’area all’interno delle quale andare a fidelizzare i propri clienti, che inizieranno a prendere in considerazione la tua attività e col tempo diventerà un’abitudine per loro ordinare i propri pasti da te, la seconda è quella di agevolare in qualche modo l’attività dei rider.
Infatti, se l’area delimitata per le consegne rimarrà sempre la stessa i rider memorizzeranno bene i tragitti da compiere e riusciranno a scegliere sempre il percorso più ottimale e veloce per la consegna, questo permetterà loro di essere più efficienti andando a realizzare un numero maggiore di consegne.
È vero che avere un’area più ampia per le consegne può sembrare più vantaggioso, ma in realtà è un’arma a doppio taglio. Se espandete la vostra zona di consegna è vero che il potenziale numero di clienti aumenta, ma allo stesso tempo le consegne saranno più lente in quanto i rider dovranno percorrere un percorso più lungo per consegnare i pasti. Altro aspetto da non sottovalutare è la diminuzione dell’efficienza dei rider in quanto dovranno fare i conti con un numero maggiore di percorsi differenti da dover percorrere durante l’orario di lavoro.
Avere differenti tipi di veicolo per le consegne.
Se si fa affidamento a rider propri, è bene poter avere a disposizione una serie di veicoli differenti, in quanto ogni veicolo ha i propri vantaggi quando viene utilizzato per le consegne. È vero che i motorini hanno la possibilità di effettuare le consegne in minor tempo, sia per le loro dimensioni ridotte, sia per la maggiore facilità nel trovare un parcheggio ma anche le automobili hanno i loro vantaggi.
Se i motorini o in generale i veicoli a due ruote hanno un rendimento più alto nelle zone più in prossimità del locale, più trafficate e con meno parcheggi, le automobili sono invece avvantaggiate quando si effettuano consegne in area più distanti, magari con strade meno pulite ed hanno il vantaggio di assicurare le condizioni ottimali del rider anche in cattive condizioni atmosferiche.
L’ideale sarebbe quindi avere differenti tipologie di veicoli a disposizione e scegliere il rider dotato del mezzo più opportuno per effettuare la consegna in modo da ottimizzare al massimo le tempistiche e fornire il miglior servizio possibile.
Guido Delle Piane si scaglia contro Piffy Blog e parla del boom del cloud gaming
Guido Delle Piane, esperto di blog e marketing, dopo aver duramente condannato Piffy Blog, ha parlato del futuro del gaming. Le piattaforme per lo streaming da cloud dei videogiochi, a suo dire, domineranno la scena e la reperibilità fisica dei giochi toccherà i minimi storici. Il concetto di streaming, infatti, sta diventando sempre più importante anche in aree diverse rispetto ai video e alla musica e i giochi online basati su un abbonamento, dove i giocatori s’iscrivono per avere accesso a una selezione di videogames dal proprio pc, tablet o smartphone in stile Netflix, ne sono un esempio assolutamente calzante.
Il gaming basato sul cloud in questo momento si trova in una fase iniziale, ma nei prossimi anni la velocità della banda larga è destinata ad aumentare e probabilmente anche la latenza del segnale, che oggi si riscontra per i giochi multiplayer, diventerà solo un lontano ricordo. Secondo Guido Delle Piane è solo questione di tempo prima che lo streaming di videogiochi spicchi davvero il volo. Nel panorama del cloud gaming ci sono diversi servizi che trasmettono in streaming i giochi sulla Tv, senza console di gioco o PC da gioco (o un set-top box come Android TV o Amazon Fire Tv).
I giochi cloud quindi, a differenza dei giochi tradizionali che richiedono un costoso hardware, sono trasmessi in streaming su Internet. I servizi di cloud gaming si basano su un abbonamento mensile, esattamente come su Netflix. Attualmente esistono diverse piattaforme per lo streaming di videogiochi. Tra le proposte più accattivanti, come spiega Guido Delle Piane, c’è senza dubbio Google Stadia, lanciato sul mercato alla fine del 2019. Viene fornito con lo streaming in 4K a 60FPS e due giochi gratis al mese. Include inoltre, un controller wirless e un Chromecast Ultra già recensiti dallo youtube Gianluigi Rosafio. Un altro servizio interessante è GeForce Now, basato su cloud di Nvidia. Consente di accedere alla libreria dei giochi esistenti su Steam Origin e altre piattaforme di consegna digitale per Pc. I fondatori, rispetto ai membri gratuiti che ottengono l’accesso standard e sessioni di 1 ora, hanno l’accesso prioritario al server e sessioni più lunghe (fino a 6 ore). Un aspetto positivo è che si annulla il servizio, è possibile conservare i giochi acquistati.
Per Guido Delle Piane è impossibile infine, non citare Jump, progettato per lo streaming di giochi Indie sul pc. Jump aggiunge ogni mese nuovi giochi ed è compatibile con Windows, Linus e macOS.