La cucina è stata sempre molto importante anche ai tempi del grande Impero Romano. Al tempo le taverne erano il fulcro della vita socio-economica della città e, di conseguenza, anche la tradizione culinaria. Ai tempi di Tiberio si pensa risalga il primo libro di ricette di cucina romana, il De Re Coquinaria, scritto dal famoso cuoco di quei tempi Marco Gavio Apicio. Già ai tempi dell’Antica Roma fino al Cinquecento ma anche successivamente, era solito mangiare nelle taverne e osterie della città, i piatti erano basati su erbe, verdure, ortaggi, capre, pecore e maiali, ecco perché nella tradizione culinaria romana i carciofi, la rughetta e l’abbacchio sono ben presenti. La cucina tipica romana è fatta di ricette semplici e povere che come risultato creano piatti dai sapori intensi e genuini. Vediamo insieme quali sono i piatti tipici e le ricette romane che ti consiglio di assaggiare assolutamente se passi da Roma o ci vivi.
Cacio e pepe
È un primo piatto tipico romano, ha origini agro-pastorali proprio perché i pastori per seguire il gregge portavano i cibi ricchi di calorie e che avevano a disposizione. La pasta, il pepe e il pecorino sono, infatti, gli ingredienti fondamentali per preparare questo primo piatto. Gli spaghetti o i tonnarelli vanno conditi con una crema che si ottiene mescolando il cacio grattugiato con l’acqua di cottura nel rapporto di 1:1 e per finire il pepe macinato.
Amatriciana
L’origine di questo gustoso promo piatto proviene da un piccolo paesino del Lazio, Amatrice, si prepara utilizzando delle listarelle di guanciale che si fanno soffriggere in olio di oliva in padella, il peperoncino, il vino bianco che si lascia evaporare e successivamente si aggiunge al sugo che verrà condito con sale e pepe.
La gricia
Anche questo piatto era solitamente consumato dai pastori nei loro lunghi viaggi con le greggi, e gli ingredienti sono: spaghetti, guanciale, pecorino, strutto, pepe nero e sale.
La carbonara
Un altro primo tipico è la carbonara, di base anche questa ricetta ha il guanciale e il pecorino, a cui aggiungere l’uovo. Gli spaghetti sono da preferire, ma c’è chi utilizza la pasta corta come rigatoni o mezze maniche. La prima cosa da fare è scaldare il guanciale in padella, senza olio, fino a che diventa croccante. Sbattere i tuorli d’uovo e un uovo intero in un recipiente insieme al pecorino grattugiato. Appena la pasta sarà cotta va condita con l’uovo sbattuto e con il condimento fatto in precedenza.
Saltimbocca alla romana
È un secondo tipico romano a base di fettine di carne di manzo o vitello sopra cui mettere una fetta di prosciutto crudo e una foglia di salvia da fermare con uno stuzzicadenti e poi cuocere con il vino bianco e il burro.
Trippa alla romana
La trippa deriva dalla pancia del bovino, precisamente dai suoi tre prestomaci. È poco grassa ma, nonostante il nome, è ricca di molte proteine. Viene preparata con la passata di pomodoro e mentuccia e poi si aggiunge del pecorino.